Ursy dice di avere cinquant’anni, ma per quanto la scruti non ne trovi traccia nel suo viso. E’ una ragazza dagli occhi che ridono e i capelli un po’ arruffati, che racconta di progetti e sogni con grazia, passione ed ironia.
E’ nata e vive a Lugano.
Racconta di una vita normale: dopo il matrimonio e l’arrivo dei figli, ha smesso di lavorare e si è dedicata alla cura della famiglia.
Ma da due anni ha iniziato una nuova vita: si batte per la vita e la libertà dei cetacei, ed organizza viaggi naturalistici nelle isole Azzorre con escursioni in barca tra delfini e capodogli.
Lavora da casa con computer e telefono, ma appena arriva la bella stagione, si trasferisce là.
Ha fondato con un’amica l’associazione “Una goccia nell’oceano”, che organizza eventi e lotta per la chiusura degli acquari e per il rispetto e la libertà delle creature del mare, in particolare collaborando con Sea Shepherd.
Da ultimo, ha da poco pubblicato un libro per bambini, dove racconta dei delfini e della vita del mare.
Ursy, come nasce questa tua seconda vita?
Sono innamorata dei delfini fin da piccola. Ma, vivendo a Lugano, li avevo visti sempre e solo in acquario. La prima volta che li ho visti nuotare in libertà nel mare è stato nel 2001, in Sardegna. E’ stata una folgorazione. Da quel momento, ho deciso che non avrei più messo piede in un acquario, che li sarei andata a vedere solo in libertà e che dovevo fare qualcosa per porre fine alla prigionia degli acquari.
Ma avevo il terrore dell’aereo, così ero combattuta tra il desiderio di andare nei luoghi dove ci sono i delfini in libertà, e la paura di volare.
Infine, mi sono decisa, ho sconfitto la mia paura, e nel 2009 ho preso il mio primo aereo e sono andata alle Azzorre.
E non sono più andata via. Anche quando in inverno rientro a Lugano, infatti, il mio cuore è sempre là.
So che hai scritto un libro sui delfini.
Sì. Si intitola “Un tuffo nell’oceano”. E’ un libro didattico per bambini dalla III^ elementare in su. E’ scritto in italiano, tedesco e francese. Racconta la vita dil delfini, e spiega l’importanza del mare pulito per la sopravvivenza di tutte le creature.
Da gennaio, comincerò a tenere dei doposcuola alle elementari dove spiegherò la vita di delfini, balene e capodogli.
Ursy, del libro che hai scritto l’ho saputo da altri, non da te…
(Ride) Tendo a stare dietro le quinte, mi mette in imbarazzo espormi. Poco tempo fa sono stata “sgridata” perché avevo organizzato un evento, e nel volantino avevo messo il nome di tutti quelli che, a qualsiasi titolo, avevano contribuito, tranne il mio..
Il tuo libro preferito?
Tutti i libri di Sergio Bambaren, scrittore e surfista.
Sei vegetariana?
Ho deciso di diventare vegetariana l’anno scorso.
Ad un certo punto ho realizzato che era un controsenso difendere delfini e capodogli, vivere con cani, gatti e una tartaruga, e poi mangiare gli altri animali. Non l’ho fatto per la salute, sinceramente – infatti continuo a mangiare patatine e cioccolatini..
Non è stata e non è una scelta facile, perché mio marito e i miei figli vogliono mangiare carne, e io cucino per loro. Confesso che, per questo motivo, un paio di volte ho “sgarrato”, ma ho intenzione di andare avanti – e, chissà, che col tempo cambino idea anche loro.
Come ti trovi in Svizzera?
Mah, ci sono nata e ho sempre vissuto qui. Ma non mi piace più: è un paese di montagne, e io amo il mare.
Come ti vedi tra dieci anni?
Vorrei trasferirmi definitivamente alle Azzorre.
E ci riuscirò, spero. A piccoli passi, ma sono tenace, e vado avanti finché non raggiungo i miei sogni.
Auguri, Ursy! Che i tuoi sogni si avverino – per te, e per le creature del mare.
Questo il sito per i viaggi con delfini, capodogli e balene alle Azzorre:
https://www.nuotareconidelfini.com/
Questo il blog, dove si può anche acquistare il libro: