I nostri acquisti sono fondamentali per fare cessare l’orrore dei test sugli animali: basta scegliere prodotti che non finanziano la vivisezione. Sono i cosiddetti prodotti “cruelty free”, cioè non testati sugli animali (né il composto finito né i singoli ingredienti del prodotto).
Attenzione! Non lasciamoci ingannare dalle seguenti etichette: “prodotto finito non testato sugli animali” (vuol dire che gli ingredienti sono invece stati testati sugli animali), “testato clinicamente” o “testato dermatologicamente” possono voler dire che i prodotti sono stati sperimentati sugli animali.
All’interno poi dei prodotti non testati su animali, ve ne sono alcuni che utilizzano ingredienti animali (miele, cera d’api, lanolina, latte, uovo).
A queste già notevoli difficoltà, si aggiunge il fatto che succede spesso che un brand si dichiari cruelty-free e non lo sia, ovvero che inizi cruelty-free ma poi, per esigenze di mercato, si converta alla vivisezione.
Può anche succedere che un brand cruelty-free venga acquisito da una multinazionale che testa su animali e, quindi, entri a far parte del mercato della sofferenza. Questo ad esempio è il caso, assai eclatante, di The Body Shop: nato all’insegna del cruelty-free, il marchio è stato venduto a L’Oréal, che non segue gli standard etici cruelty-free.
Come fare allora per acquistare in sicurezza prodotti che davvero non hanno finanziato la vivisezione e la sperimentazione animale?
La prima indicazione generale è di preferire le erboristerie a profumerie e grandi catene distributive.
Poi, controllare con attenzione le etichette: la certificazione ICEA (Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale) è una garanzia.
E controllare le liste pubblicate dalla stessa ICEA (www.icea.info ), da PETA – People for Ethical Treatment of Animals (www.peta.org), LAV-Lega Anti Vivisezione (www.lav.com) e VIVO- Consumo Consapevole (www.consumoconsapevole.org ).
In merito alle aziende italiane e/o che distribuiscono in Italia, riteniamo che la lista più completa ed aggiornata sia quella di VIVO-Consumo Consapevole.
Vi riportiamo un elenco cui fare riferimento (fonti: ICEA, Consumo Consapevole, LAV e PETA).
Prodotti “cruelty free”:
ALLEGRO NATURA – certificazione ICEA
ARGITAL – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
ATHENA’S – certificazione ICEA, iingredienti animali: NO
BARTHOLOMEW (Evan) – certificazione ICEA
BEMA (Bioecocrema, Extrattissima, I Cremosi, Sinfonia Aromatica, Solar Tea) – certificazione ICEA
BOTTEGA VERDE – certificazione ICEA
BIOPLASIS – RAMNUS LABORATORIES – certificazione ICEA, ingredienti animali: NO
CAMORAK (PuraVida, Lenerbe) – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
CIBE (Mondo Naturale, Fiori&Futta-Antico Marsiglia, Antica Provenza Ligure, Samarcanda, Econatura) – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI (la Linea Antica Provenza Ligure è totalmente vegetale, i Dessert da bagno della Linea Dessert contengono latte, alcuni prodotti delle linee Mondo Naturale, Fiori&Frutta e Antico Marsiglia contengono miele, latte e lanolina)
COOP (prodotti cosmetici a proprio marchio) – certificazione ICEA
D’AYMONS NATURALERBE – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
DERBE (Regen, Seres, Speziali fiorentini, Terre d’Amerigo, Vitanova) – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
DR TAFFI – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
EVAN BARTHLOMEV -certificazione ICEA
FANTASTIKA – certificazione ICEA, ingredienti animali: NO
FITOCOSE – autocertificazione, ingredienti animali: SI
FLORA-PRIMAVERA (Primavera Life) – certificazione ICEA
GALA – autocertificazione
FLORA-PRIMAVERA – certificazione ICEA
HAWAY (Oris, Anthyllis, Ecor, Ecotan, Victor Philippe) – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
HEDERA NATUR (Almacabio, Bergline, Florame) – certificazione ICEA, ingredienti animali: NO
HELAN – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
INDICA certificazione ICEA, ingredienti animali: NO
I SERAFINI – certificazione ICEA
LA SAPONARIA – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI (miele e propoli in alcuni saponi, cera d’api negli unguenti)
L’ERBOLARIO – certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
LINEA PROGETTO GAIA – autocertificazione, ingredienti animali: SI
LOGONA (distribuito da Baule Volante) -a utocertificazione
LUSH – Certificazione Nature Watch, ingredienti animali: SI
MONTAGNE JEUNESSE – certificazione BUAV (UK)
OFFICINA NATURAE – autocertificazione, ingredienti animali: SI (derivati del latte in tutte le creme, mentre gli altri prodotti sono vegetali)
PEDRINI (Lepo Line)- certificazione ICEA, ingredienti animali: SI
REBIS – autocertificazione, ingredienti animali: SI (in alcune creme e unguenti)
REMEDIA – autocertificazione, ingredienti animali: SI (cera d’api in tutte le creme e propoli nella crema all’elicriso)
SAN.ECO.VIT (Bjobj) – certificazione ICEA, ingredienti animali: NO
SAPONIFICIO GIANASSO (Floralia, I Provenzali) – certificazione ICEA
SOC.COOP COMMERCIO ALTERNATIVO – certificazione ICEA
TEA NATURA – autocertificazione, ingredienti animali: SI (cera d’api bio e lanolina negli unguenti)
VEGETAL PROGRESS – autocertificazione
VERDESATIVA – autocertificazione, ingredienti animali: NO
VIRGO TERRA – autocertificazione, ingredienti animali: NO
W.S. BADGER (distribuito da Blue Moon Trade) – certificazione BUAV (UK), ingredienti animali: SI
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N.B. La legislazione europea (Direttiva 2003/15/CE) prevede il graduale abbandono dei test su animali per prodotti cosmetici, concedendo il tempo massimo di 10 anni agli Stati membri per l’adeguamento. L’Italia ha recepito la Direttiva con il decreto legislativo n.50/2005, avvalendosi peraltro di tutte le proroghe consentite. L’11 marzo 2013 dovrebbe entrare in vigore il divieto assoluto di test su animali in campo cosmetico in tutto il territorio dell’Unione Europea.
Confidando che non vi siano ulteriori slittamenti all’entrata in vigore del divieto, rimane essenziale il nostro comportamento di consumatori consapevoli: se stiamo lentamente avvicinandoci al traguardo sperato di fine delle torture su animali almeno in campo cosmetico, è perché milioni di singoli acquirenti hanno scelto e preferito prodotti non testati su animali.
Aggiornamento all’11 marzo 2013: da oggi è in vigore il divieto di test sugli animali in Europa! Attenzione, però, occorre continuare a vigilare, come spieghiamo qui: https://vegfashion.wordpress.com/2013/03/11/11-marzo-2013-stop-ai-test-su-animali-in-europa-per-la-cosmesi/
però la lista PETA non fa testo, non ha nessuna autorevolezza in materia, meglio non creare confusione…
Cara Ariel, l’articolo espressamente indica come punto di riferimento la certificazione ICEA e le liste pubblicate dall’ICEA, che sono le uniche totalmente attendibili. Dopo di che, ho segnalato la lista di PETA, ma anche quella della LAV e di VIVO: poichè ci sono, girano in internet, e appartengono ad associazioni serie e consolidate. Nell’articolo evidenzio comunque la necessità di confrontarle: la stessa lista LAV, ad esempio, talvolta non è aggiornata. Grazie di seguirci, e grazie delle segnalazioni.
Mi sorge un dubbio… Se il pericolo ora restano le multinazionali, che continuano ad eseguire i test fuori dalla UE, ci si può cominciare a fidare dei piccoli marchi, quelli che non hanno ancora nessuna certificazione?
E cosa ne pensi delle certificazioni non-Icea (vedi Vegan ok, Leal, ecc). Alcune mi sembrano veramente una presa in giro.
Personalmente, credo che occorra distinguere, tra i “piccoli marchi”, tra quelli artigianali e quelli comunque legati ad attività industriali. Nel primo caso, conoscendo la storia della produzione, tenderei a fidarmi – anche se comunque sarebbe auspicabile che tutti i produttori richiedessero la certificazione ICEA.
In merito alle certificazioni diverse da ICEA, credo che possano avere un significato di orientamento, ma non sostitutivo.