(by Grace) Bisogna aspettare per i fiorellini, le collane di pasta e i bei disegni preparati a scuola…quando si è mamma da pochi mesi il regalo è davanti a noi in tutta la sua luce: ogni giorno, si nutre di noi, cresce tra le nostre braccia, guarda il mondo dondolato/a dal nostro respiro, sorride spontaneamente ad ogni positività e ad ogni gesto felice….:è la/il nostra/o bebè!!!….Con tutta la fatiche e le gioie che ci porta, è lei-lui il vero dono.
Queste righe le dedico a mia figlia non con l’intento di scrivere una cosa mielosa, di facile strumentalizzazione istituzionale (essere madre è la cosa più bella del mondo perche le donne sono nate per questo, è “naturale”, è giusto, è così da sempre, la festa della mamma ringrazia tutte le mamme per il loro duro lavoro”etc…)….l’intento è di riconoscere sì tutte queste cose (e ci sarà anche tempo…) ma ringraziando per prime/i i /le bebè stesse..che ci hanno dato tutta una serie di grandi possibilità.
Per prima cosa…grazie ai propri bebè si ha la vera grande occasione di lavorare sul proprio ego. Il lato stressante e faticoso del non dormire, dell’essere sempre a disposizione, del fare mille passeggiate anche quando si starebbe in divano, dell’intrattenere, del non avere più un attimo da sole, per sé, per il proprio partner…è diecimila volte ripagato dalla capacità dei nostri cuccioli umani di farci “ricominciare da capo”, dalle cose fondamentali: saper sorridere, contemplare un fiore ed un animale, vivere in maniera più istintiva e semplice, legati ai tempi della terra, dare tempo alle cose e riconquistare un rapporto pi genuino con la vita, “come fosse la prima volta in tutto”, come per loro. Inoltre in un certo senso, costringendoci a “metterci da parte”, ci rimettono a contatto con i nostri limiti e confini e questo serve molto per sfiorare un po’ di umiltà e allo stesso tempo capire chi siamo diventati.
Non pensare a sé per un po’ fa veramente bene: ci si riscopre più attente all’altro, ai silenzi, alle luci, alle bellezze del mondo (chi non si commuove quando la propria bimba si mette a parlare con il suo “ta-ta-ta-nghe-nghè” davanti ad un merlo che corre nel giardino, ad un albero mosso dal vento….o alle immagini di carta a forma di animale appese al muro). Queste sono alcune delizie dell’essere genitore…e soprattutto madre, così empatica e intrecciata al vivere della propria neonata/o.
Il loro scoprire il mondo, i colori, le forme, gli odori, i sapori, il contatto con gli altri umani e non, l’entusiasmo per le belle giornate, il loro sottilissimo captare e distinguere le “good vibrations” dalle “bad vibrations” (discutere o andare in ansia davanti a loro piuttosto che ridere, fare gli sciocchi, dare bacetti al papà)….così evidenti sui loro piccoli volti…..sono tutte cose che ci fanno resettare quella macchina disastrata che siamo, travolte troppo spesso dal tram tram quotidiano di lavoro, studio, stress, conversazioni e parole sprecate e usate con poca attenzione.
Dal punto di vista del vegetarianismo e dell’animalismo mia figlia mi ricorda ogni giorno quanto è giusto vivere amando queste cose… dà una rinfrescata alla parte più profonda di me e che vorrei conservare il più possibile come elemento caratterizzante della mia esistenza.
Anche per il cibo: la cura con cui si preparano le prime carotine, zucchine e mele al vapore….ricordano il piacere e l’importanza dei cibi semplici e genuini, biologici ed equosolidali. Prendersi cura della propria bebè riporta all’importanza della terra, all’oltre noi stesse, a volte stanche degli ideali e quindi più disattente. Essere responsabili di una vita appena nata porta a mettere ancora più in pratica i propri valori, per il benessere di un’altra creatura.
Insomma i nostri bebè sono veramente una sorta di piccoli “guru”….ed è giusto ricordare, oltre all’importanza del bisogno del piccolo di avere la mamma a fianco (da copiare e seguire nel percorso di crescita), quanto noi abbiamo bisogno di loro, perché anche e soprattutto loro, come sostiene la pedagogia di Rudolf Steiner, sono coloro che insegnano e a da cui impariamo … le cose su noi stesse e le cose della vita.
Insomma….un caro augurio a tutte le neomamme e alle-ai loro bebè….