(Riceviamo e volentieri pubblichiamo) Cara Vegfashion, mi è stato regalato un paio di scarpe veg, e dovevo proprio dirtelo. Perché sono cosi’ comode e belle anzi superlative, che prossimo ai venerandi cinquant’anni mi sono accorto ancora una volta che nella vita non è mai tardi e se si ha un po’ di pazienza capitano di continuo delle ‘prime volte’ cosi’ piacevoli, che si finisce sempre per riappacificarsi con la vita e digerire-superare quel che di pesante essa comporta fin troppo spesso per i nostri gusti.

Su due piedi, come accompagnamento musicale e sfondo-sottofondo per queste righe, la prima canzone che mi viene in mente è “New sensations” di Lou Reed . Si perché alla mia età ritrovarmi a camminare come se stessi muovendo i primi passi sulla luna, è decisamente sorprendente e divertente. Perché oltre ad essere particolarmente comode, sono le prime belle scarpe in vita mia con le quali quando cammino non sento sotto ai miei piedi gli animali urlare calpestati.

Detto questo, trovandomi in VegFashion ovviamente non occorre che spieghi la differenza tra queste e un paio di scarpe di tela o da ginnastica, e quindi aggiungo solo che avvolgere immergere affondare i piedi in questa bellezza di scarpe ‘etiche’ a Venezia, dove ci si ritrova a fare un elevato uso e consumo di piedi malleoli e caviglie e i passi sono molto più numerosi che in qualsiasi altra città occidentale al mondo, è un piacere (e una gioia) che consola quando capitano giornate in cui a uno gli pare di scarpinare a vuoto inconcludentemente: c’è una certa soddisfazione se perlomeno son stati passi cruelty-free !

f.to Vegfan

P.S. Qui il link del sito Vegetarian Shoes – le mie scarpe, e cento altre:  https://www.vegetarian-shoes.co.uk