
Creazione di Chiara Tempera
Lo scorso 30 giugno ho assistito allo Graduation Show 2023, la sfilata che ogni anno presenta le migliori collezioni di abiti e accessori realizzate dai laureandi dei corsi di laurea triennale e magistrale IUAV Moda di Venezia.
La sfilata, intitolata Girorizzonte, con la direzione artistica della Prof.ssa Maria Luisa Frisa, si è svolta presso la Base Nautica di Sacca San Biagio, a Sacca Fisola, che guarda la laguna sud. Un angolo poco conosciuto di Venezia, zona di case popolari e architettura povera, ma con un magnifico orizzonte sulla laguna. Il contrasto tra paesaggio di periferia urbana e la bellezza mozzafiato della laguna al tramonto, in un’ampia zona verde tra barche e alberi, è stato uno sfondo perfetto.
Tantissime idee e creazioni, alcune davvero belle. Traspare forte lo sforzo di tutte e tutti di proporre stili e narrazioni originali, caratterizzati da fluidità, ricerca della memoria e slancio nel futuro. Purtroppo, la bellezza e novità di molti capi risulta offuscata dall’utilizzo di pellami di origine animale, materiale non eco-sostenibile e non cruelty-free. So che le giovani e i giovani laureandi dello IUAV sono lasciati – giustamente – liberi di scegliere i materiali per le loro realizzazioni, e immagino che sia forte la pressione psicologica della tradizione industriale della pelletteria della Riviera del Brenta. Tuttavia, quanto più appassionante e attuale sarebbe stata la sfilata, se avesse presentato, oltre che splendidi tagli sartoriali, anche l’utilizzo di materiali innovativi, eco-sostenbili e cruelty-free!
Ma anche allo IUAV Moda si sta sviluppando, un pò alla volta, una sensibilità verso le tematiche eco-sostenibili e contro lo sfruttamento degli animali nell’industria della moda. Voglio ricordare in particolare l’impegno didattico della Prof.ssa Alessandra Vaccari, referente del curriculum Moda della laurea magistrale in Design della moda e Moda: per citare le ultime iniziative, la presentazione del libro di Simona Segre Reinach “Per un vestire gentile” nell’autunno 2022, e il seminario internazionale “Earth water air fire” dello scorso mese di marzo.

Creazione di Leonardo Martines
Tra i giovani stilisti del Graduation Show 2023, segnalo Leonardo Martines, laurea magistrale, e Maria Chiara Tempera, laurea triennale, che hanno dimostrato attenzione e sensibilità per le tematiche eco-veg e proposto capi affascinanti.
Leonardo Martines con la sua collezione “Infinite possibilità di esistere” ha creato bellissimi abiti in tricot, sinuosi e eleganti, nei colori della terra. Scivolano morbidi sui corpi e, pur originali, appaiono portabili anche in ambienti formali. Del suo lavoro mi dice: “Sono molto sensibile al tema dell’eco-sostenibilità e della moda etica, e cerco nel mio piccolo di contribuire. Per la mia collezione ho utilizzato due materiali di recupero: scarti e rimanenze di magazzino di camiceria che ho confezionato partendo da un approccio modellistico “Zero waste” che prevede il minor taglio e quindi spreco tessile possibile; e filandre e cimose tessili 100% lana recuperate da aziende in territorio biellese, lavorate manualmente ai ferri”.
Chiara Tempera con la sua collezione “Dear Olimpia”, bianca e leggera, ha creato abiti in tessuti antichi e semplici – lino, organza, cotone -, con tagli asimmetrici, che vestono corpi senza schemi di genere. Abiti sognanti ma estremamente concreti e attuali nella filosofia che li accompagna: “Il mio approccio alla collezione ha seguito l’ambito sostenibilità per quanto riguarda la scelta dei materiali “ mi racconta Chiara. “Ho utilizzato tessuti presenti nell’armadio dei miei nonni, questo anche per tenere fede al tema di partenza, ovvero i miei antenati. Questo mi ha permesso di non comprare materiali nuovi ma bensì di ridare vita a quelli accantonati. Ho utilizzato poi tessuti provenienti da fine pezze e scarti, che ho riutilizzato anche attraverso il patchwork. Siamo in un’epoca dove tutto ha breve scadenza, tutto è sostituibile e la novità sembra essere sempre la scelta migliore. È difficile porsi controcorrente all’interno di questo grande ciclone, ma è giusto provare”. E sullo sfruttamento degli animali nell’industria della moda, Chiara lancia un appello ai consumatori: “Stanno aumentando i parametri di tutela per gli animali. Oltre all’industria però deve cambiare il pensiero e l’attenzione delle persone in primis. La moda funziona se vende, la prima e l’ultima parola ce l’ha il consumatore. Le nostre scelte influenzano pesantemente e in modo permanente il commercio, le norme e le attenzioni al prodotto”.
Grazie Leonardo e Chiara per le vostre creazioni e le vostre parole, che fanno sperare in un mondo migliore, anche nella moda. E confido che nel Graduation Show dell’anno prossimo, sfileranno tanti capi e accessori in materiali alternativi, eco-sostenibili e cruelty-free! (foto di Claudia Ferri)

Creazione di Chiara Tempera