La vera scienza non usa animali – F. Nin e D. Nicastri, ed. Oltre, 2022

Davvero la vivisezione è un “male necessario”? La scienza medica ha ancora bisogno di infliggere torture a cani, gatti, topi, primati e conigli per curare gli umani? E a monte: noi umani abbiamo il diritto di imprigionare, sottoporre a terribili sofferenze e uccidere animali non umani? A tutte queste domande, che coinvolgono in primis il sapere scientifico, ma attingono inevitabilmente e profondamente anche l’etica, la filosofia e il diritto, risponde “La vera scienza non usa animali. Good science vs Bad science” a cura di Federica Nin e Davide Nicastri, (ed. Oltre, 2022) che raccoglie contributi di personalità del mondo scientifico, filosofico e giuridico.

La ricerca che utilizza ancora animali, si fonda su una grande ipocrisia e rimozione cognitiva: esistono infatti in realtà numerose e profonde differenze tra i diversi animali utilizzati nella sperimentazione, e tra di essi e gli esseri umani; differenze tali da rendere sempre più improbabile l’estrapolazione dei dati da altri animali all’uomo.

La sperimentazione animale è dannosa per l’uomo e per gli animali ed è una sconfitta per il mondo scientifico. Basti pensare che oltre la metà dei farmaci messi in commercio e testati su animali presenta gravi effetti collaterali, che moltissimi farmaci vengono ritirati dal commercio, che addirittura esistono farmaci specifici per gli animali non utilizzabili sull’uomo e viceversa, pena effetti mortali.

Per la parte scientifica – giustamente la più corposa -, numerosi interventi di studiosi italiani e stranieri, medici, psichiatri, veterinari e ricercatori, che approfondiscono ogni possibile aspetto della questione: Andre Menache (zoologo e veterinario, consigliere scientifico di Antidote Europe), Oscar Grazioli (veterinario e giornalista), Stefano Cagno (psichiatra), Gianni Tamino (professore emerito di Biologia generale e Fondamenti di diritto ambientale), Francesca Pistollato (biologa, ricercatrice), Costanza Rovida (Kopstanz University, Germania), Susanna Penco (biologa e docente universitaria), Maria Concetta Digiacomo (medico specialista in medicina interna, Presidente di O.S.A.), Manuela Cassotta (biologa e biotecnologa), Gabriella Errico (medico pediatra, Vice Presidente di O.S.A.), Anna Barbieri (medico ospedaliero, anestesista rianimatore), Riccardo Trespidi (Medicina Nonviolenta), Michela Kuan (biologa, responsabile LAV ricerca senza animali), Marco Mamone Capria (matematico e epistemologo, docente universitario), Silvia Migoni (veterinaria), Jarrod Bailey (Direttore scientifico di Animal Free Research UK),Tamara Zietek (Scientific Coordinator Doctors against animal experiments – DAAE, Germany), Valerio Gennaro (oncologo e e epidemiologo), Massimo Tettamanti (chimico ambientale, criminologo, consulente scientifico ATRA, Coordinatore I-Care Europe ODV), Monica Marelli (fisica, giornalista).

Per gli aspetti giuridici, gli avvocati Vittoria Ferroni, Maria Cristina Giussani e David Zanforlini illustrano la normativa europea e italiana, dalla Direttiva n.86/609/CEE in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali, attuata in Italia con d.lgsl. 27/1/1992 n.116, alla Direttivan.63/2010 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, attuata in Italia con d. lgsl. N.26/2014. L’Avv. Maria Cristina Giussani, membro del Direttivo di ALI- Animal Law Italia, da penalista esperta di patrocini in difesa di attivisti animalisti e come Parte Civile in processi per maltrattamenti e uccisioni di animali in Italia e in Spagna, altresì delinea il “nuovo” Titolo IX bis del codice penale che punisce maltrattamenti e uccisioni di animali, evidenziandone luci e ombre e l’applicazione data dalla giurisprudenza di legittimità e di merito.

Per gli importanti e inquietanti aspetti etico-filosofici,  Luisella Battaglia (bioeticista e docente universitaria), Cristina Beretta Barbieri (storica dell’Arte e attivista per i diritti animali), Roberto Mucelli (psicologo clinico e filosofo), Rosalba Nattero ( giornalista e musicista), Max Molteni (Presidente di ATRA associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione),  riflettono su bioetica, specismo, epistemologia della tortura e possibilità di un mondo migliore.

Infine, una utilissima appendice con la bibliografia essenziale riferimenti normativi.

Libro prezioso per tutte e per tutti: per studenti di Medicina e di Veterinaria, per responsabili di istituzioni e rappresentanti politici, per avvocati e magistrati, per chi lavora (ahimè) in luoghi in cui si utilizzano ancora animali e vorrebbe capire meglio il senso (o il  non-senso) delle proprie azioni, e per ogni persona che si rifiuti di subire passivamente gli orrori dettati da ignoranza, tracotanza e crudeltà.

Parte del ricavato della vendita del libro è destinato a O.S.A. – Oltre la sperimentazione animale.